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Cosa significa timpanogramma piatto.

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Quando un esame impedenzometrico rileva la presenza di un timpanogramma piatto (anche definito di tipo B), le mamme iniziano a preoccuparsi. Ma qual è il reale significato di questo reperto? Nella pratica clinica, mi accorgo sempre di più che il concetto non è ben compreso. In effetti, il nome dell’esame non aiuta. A tal proposito consiglio di leggere anche il Post “Esame Audiometrico ed impedenzometrico: mai nome fu meno indicato“.




Piatto significa udito ridotto?

La maggior parte delle persone è convinta che avere un timpanogramma di tipo B significhi non sentire bene. Anche se, spesso, le due cose vanno di pari passo, in realtà non è così. Il fatto che, graficamente, si ottenga una linea piatta, non significa che esiste una riduzione della capacità uditiva, ma semplicemente che la membrana timpanica non si muove in risposta a particolari variazioni di pressione esercitate all’interno del condotto uditivo esterno. La membrana del timpano risulta immobilizzata perché la cassa timpanica, situata subito dietro il timpano, è piena di liquido. In queste condizioni, la membrana non riesce ad essere spostata dallo stimolo pressorio sonoro, così come non è possibile schiacciare le pareti di una bottiglia di plastica quando essa è piena. Di per sé, quindi, questo esame indica soltanto la presenza di catarro in orecchio medio (la cassa timpanica). Il calo dell’udito può essere (e spesso lo è) presente, ma può anche essere assente.

Non necessariamente un paziente con timpanogramma Tipo B sente peggio di uno con timpanogramma Tipo C o A.

L’accumulo di liquidi è spesso prodotto da una disfunzione della tuba di Eustachio ed è una delle condizioni che frequentemente conduce a otite media effusiva o ad otite media acuta. L’unico modo per conoscere la reale capacità uditiva di un paziente è eseguire, insieme all’esame impedenzometrico, anche un esame audiometrico tonale o un esame audiometrico infantile.




Un reperto da non sottovalutare

Una volta compreso il suo reale significato, non bisogna correre il rischio di sottovalutarne l’importanza. La presenza di catarro all’interno della cassa timpanica è un fattore di rischio per lo sviluppo di otiti ed è spesso associato, soprattuto nei bambini, ad un calo uditivo non trascurabile. Secondo le linee guida, un timpanogramma non dovrebbe mai restare piatto per più di sei mesi. Per eliminare il catarro accumulato nell’orecchio è quindi opportuno una terapia medica mirata. A tal proposito si legga il Post “Come togliere il catarro dalle orecchie“. Qualora con la semplice terapia medica non si riesca a risolvere il problema, può essere indicato il trattamento chirurgico.

La cosa realmente importante è la salute del bambino. Non dobbiamo curare un esame.

La terapia chirurgica varia a seconda dei casi e può prevedere la rimozione delle adenoidi (vedi “Quando togliere le adenoidi“) e/o il posizionamento di un drenaggio trans-timpanico. Come sempre, è opportuno una valutazione globale del paziente poiché l’impronta terapeutica può essere diversa da caso a caso. In caso di otiti recidivanti e/o ritardo del linguaggio, qualora la terapia medica non sia efficace, non c’è dubbio sul fatto che debba essere effettuata una valutazione chirurgica. A tal proposito consiglio di leggere anche il post “Le ipoacusie infantili e lo sviluppo psico-sociale del bambino“. Se un bambino non presenta queste problematiche, a mio giudizio, l’indicazione all’intervento è molto meno evidente poiché espone il bambino a rischi anestesiologici e chirurgici non pienamente giustificati.

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Valerio
Valerio
4 anni fa

Buongiorno dottore io vorrei sottoporle un quesito ed eventualmente se esiste una soluzione a questo problema. Durante un esame di impetenziometria all’orecchio sinistro ho scoperto di avere una perforazione del timpano. Ho effettuato un intervento di miringoplastica ed ho risolto il problema. Ad oggi visto che faccio l’assistente di volo ogni volta che effettuo la visita di idoneità ho grossi problemi perché il mio esame risulta piatto. Quindi di conseguenza non vengo fatto idoneo. Volevo chiederle: esiste una soluzione a questo problema?
La ringrazio Valerio

Maria
Maria
2 anni fa

Buongiorno dottore, per informazione… la mia bimba di 3 anni ha effettuato oggi un timpanogramma ( a sei mesi ha messo due drenaggi per palatoschisi, poi a luglio sono stati sostituito perché uno si era spostato definitivamente e l altro era caduto ha un ritardo sullo sviluppo del linguaggio ) è risultato il dx con volume 0.16 e compliance – mentre il sx volume a 1.77 e compliance 0.18. Vorrei capire se questi valori sono preoccupanti. Ci è stato dato un ciclo di 10 gg con lavaggio in acqua ossigenata da entrambe le parti. Ho chiesto se non dovesse strapparsi… Leggi il resto »

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