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Il dolore all’orecchio può essere causato dai denti?

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Nella pratica clinica capita molto spesso che si presentino pazienti convinti di avere una infezione all’orecchio e che invece hanno un disturbo odontoiatrico. Nella maggior parte dei casi si tratta di un disturbo a carico dell’articolazione temporo-mandibolare, in gergo definita ATM. L’ATM è la zona in cui la mandibola prende contatto con il cranio. Stiamo parlando di zone estremamente vicine tra loro. Per questo motivo non è affatto strano pensare che il dolore all’orecchio possa essere causato da un problema ai denti. Vediamo insieme come provare ad identificare la natura del problema.

il dolore all'orecchio può essere causato dai denti
L’erticolazione temporo-mandibolare (ATM) e l’orecchio sono zone estremamente vicine.

Orecchio o denti? Questo è il problema

Una visita specialistica otorinolaringoiatrica resta l’unico modo per capire realmente la natura del problema. Tuttavia, esistono alcune spie che ci possono far supporre che il dolore all’orecchio sia causato dai denti e non dall’orecchio. Per prima cosa, nel caso il problema interessi ATM, il dolore ha di solito caratteristiche trafittive ovvero si presenta con alcune scosse dolorose ripetute di pochi attimi. In seconda battuta, al contrario di quanto accade per il dolore da orecchio, nei casi collegati a patologia odontoiatrica, il dolore persiste per molti mesi o addirittura anni, a volte intervallato da periodi di benessere. Nei casi di otalgia “vera”, ovvero collegata ad una infezione dell’orecchio, il dolore è di solito sordo, continuo, molto intenso e porta il paziente a presentarsi a controllo specialistico dopo pochi giorni. Nei casi più seri è frequente riscontrare fuoriuscita di materiale infetto dall’orecchio.




Un test per capire se il dolore all’orecchio è causato dai denti

Nell’attesa di rivolgersi ad uno specialista per ottenere una diagnosi corretta, si può eseguire un facile test per cercare di capire se il problema può interessare l’orecchio o l’articolazione temporo-mandibolare. Iniziamo comprimendo l’articolazione temporo-mandibolare con le dita, in modo deciso e da ambo i lati. In seguito, sempre senza lasciare la compressione, proviamo ad aprire la bocca al massimo e a richiuderla. Sentite dolore? Se la risposta è sì probabilmente avete un disturbo dell’articolazione temporo-mandibolare ed avete accusato ingiustamente un orecchio innocente….

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