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Consigli per la corretta manutenzione degli impianti dentali

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Nessuno vorrebbe dover ricorrere ad un dentista per rimediare alla perdita di un dente, ma purtroppo questo accadimento può verificarsi per cause esterne, come un violento urto o un colpo subito, ma anche per cause interne.

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Ripristinare i denti persi è importante per una questione estetica ma soprattutto fisica

Un esempio tra tutti? Una carie non curata o un’infiammazione gengivale trascurata e dovuta all’accumulo della placca dentale, può portare nei casi peggiori all’insorgenza della cosiddetta malattia parodontale, una condizione che può portare in breve tempo alla distruzione del supporto parodontale con conseguente perdita di uno o più denti; ecco perché, al giorno d’oggi, è di fondamentale importanza essere consapevoli dell’importanza della prevenzione delle malattie parodontali.

Nel caso in cui la perdita dei denti sia irrimediabile, è necessario intervenire quanto prima per ripristinare numericamente la dentatura. Gli spazi vuoti nel cavo orale non rappresentano solo una problematica di tipo estetico (in una simile condizione si ha poca voglia di mostrare il sorriso), ma possono portare anche alla formazione di altre problematiche a livello fisico (è conosciuta, ad esempio, la correlazione tra mancanza dei denti posteriori, con conseguente malocclusione, e dolore che affligge i muscoli della schiena).

Ecco perché si ricorre all’inserimento di protesi dentali di diverso tipo, fisse o mobili.

Gli impianti dentali e i consigli per la loro manutenzione

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Impianto dentale

In tal senso l’odontoiatria si è evoluta notevolmente nel corso degli anni, portando innovazioni come gli impianti dentali, che vanno a diventare un’alternativa valida rispetto alle classiche dentiere mobili.

Molto interessanti, ad esempio, sono quei tipi di impianti dentali che si possono posizionare nell’arco di 24/48 ore e che vengono chiamati con il nome di impianti a carico immediato.

L’inserimento di un impianto dentale avviene con un vero e proprio intervento di chirurgia orale, che porta prima all’installazione della struttura fissa sulla gengiva, con viti in titanio, ed in seguito all’inserimento della corona o capsula dentale, che sostituisce di fatto il dente mancante.




Ma installare l’impianto dentale, senza un’accurata manutenzione da parte del paziente, può essere molto pericoloso. C’è chi ritiene che questi denti, essendo a tutti gli effetti dei denti finti, non necessitino di cure come gli altri veri, ma la realtà dice tutt’altro, perché anche un impianto dentale con scarsa manutenzione può “ammalarsi” e generare problematiche serie al cavo orale.

Tutto parte dalla scarsa igiene orale a casa che, oltre ad essere un problema per la salute di tutti i denti e delle gengive, risulta essere deleteria anche per la manutenzione dell’impianto appena installato.

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Una buona igiene orale favorisce il mantenimento del proprio impianto dentale

E’ ormai risaputo che trascurare la pulizia quotidiana dell’impianto può portare ad accumulo di tartaro lungo la sua superficie, che può generare infiammazioni. Il rischio è quelli di incorrere in casi di sanguinamento della gengiva, ma soprattutto di vedere intaccata la salute dell’osso presente attorno all’impianto (si parla di osteointegrazione quando l’impianto si integra con l’osso presente all’interno della gengiva), con la sua progressiva distruzione. Questo fenomeno, se non trattato tempestivamente, può generare la perdita irrimediabile dell’impianto, che dovrà essere necessariamente tolto e sostituito.

Considerando quanto non si tratti in ogni caso di un intervento semplice, è chiaro che non c’è alcuna convenienza ad essere obbligati alla rimozione dell’impianto dentale, pertanto è opportuno prendere alcuni accorgimenti:

  • attenersi alle buone pratiche di igiene orale, quindi uso degli spazzolini, meglio se elettrici, uso del filo interdentale da passare tra i denti al termine di ogni pasto;
  • controllare periodicamente lo stato di salute dei propri denti presso il proprio dentista di fiducia, con una visita programmata semestralmente, ed una seduta di igiene orale professionale, che consente di controllare lo stato di conservazione dell’impianto e di salute di tutti gli altri denti presenti;
  • controllo annuale dello stato di osteointegrazione dell’impianto; attraverso una radiografia si può vedere facilmente se vi sono problematiche che riguardano l’osso, una precauzione in più ma che può risparmiarci tanti problemi in seguito.

Il buono stato di conservazione del nostro impianto dentale può dipendere anche da altri fattori che esulano dalla classica pulizia, come ad esempio il vizio di fumare. Soprattutto nel periodo immediatamente successivo all’installazione dell’impianto, si sconsiglia vivamente di fumare, non solo perché il fumo di per se è una problematica per i denti (favorisce il deposito della placca, con batteri che possono farsi ancor più aggressivi a causa della scarsa concentrazione di ossigeno. Il rischio è di avere infiammazioni alla gengiva e potenziali casi di parodontite), ma perché il fumo può essere di ostacolo al processo di contatto tra impianto ed osso gengivale, diventando un potenziale fattore di mancata osteointegrazione dell’impianto.

Quindi, considerando quanta fatica si è fatta per ripristinare correttamente il cavo orale con l’inserimento di impianti, è opportuno attuare poche semplici regole, che ci aiuteranno a conservarlo alla perfezione per parecchi anni.

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