Impotenza ed apnee notturne: una associazione ormai chiara
L’impotenza maschile può dipendere da numerosi fattori. Le cause possono essere di ordine psicologico o di ordine organico e più squisitamente urologico. Tra le cause meno note del problema, troviamo la presenza di un disturbo respiratorio del sonno come la Sindrome delle Apnee nel Sonno. Questo disturbo è assolutamente più frequente di quanto immagini la popolazione e dovrebbe essere sempre considerato possibile. Si stima infatti che la sindrome possa interessare anche il 15% della popolazione.
Quando sospettare che l’impotenza sia dovuta ad un problema respiratorio?
La Sindrome delle Apnee Notturne, anche se le stime non sono ancora definite, interessa soprattutto soggetti che hanno superato i 30 anni di età. Più frequentemente colpisce soggetti obesi e forti russatori abituali. Appare quindi saggio sottoporre questa tipologia di pazienti ad una polisonnografia per escludere la presenza di apnee notturne.
La polisonnografia (o meglio il monitoraggio cardio-respiratorio) può essere eseguito al proprio domicilio e permette di escludere facilmente una delle possibili cause del problema.
Perché le apnee notturne provocano impotenza?
Anche se il meccanismo specifico non è ancora noto, la presenza di disfunzioni sessuali nei pazienti maschi affetti da apnee notturne sembra essere correlata all’alterazione dei livelli di cortisolo. I soggetti apnoici hanno, infatti, livelli di cortisolo ematico mediamente più alti dei soggetti normali. Il cortisolo è un ormone che, in un certo senso, contrasta e diminuisce i livelli e l’effetto del testosterone. Dunque, perché non studiare anche questo aspetto?
Soffri di apnee notturne? Scopri di più leggendo “Sindrome delle Apnee Notturne: domande frequenti“.
Medico Chirurgo
Specialista in Otorinolaringoiatria, Medicina del Sonno e Medicina Estetica.
Responsabile del servizio di Otorinolaringoiatria del CRO di Firenze.
Autore di “Sindrome delle Apnee Notturne: domande frequenti”
Autorie di “Reflusso gastroesofageo e reflusso extra-esofageo: domande frequenti“