Linfoadenopatie laterocervicali

Definizione di Linfoadenopatia laterocervicale

Linfonodi collo

Si definisce linfoadenopatia laterocervicale la tumefazione di una o più ghiandole linfatiche del collo. Questa evenienza, molto frequente soprattutto in età pediatrica, può essere determinata da numerosi fattori.

Le linfoadenopatie latero-cervicali non devono essere confuse con la tumefazione delle ghiandole salivari (come ad esempio in corso di scialoadenite) e della tiroide (noduli tiroidei), strutture anche queste localizzate nel collo.

Per fortuna, nella maggior parte dei casi, la comparsa di una linfoadenopatia è collegata a patologie non preoccupanti e transitorie. Tuttavia, è sempre opportuno rivolgersi ad uno specialista per escludere l'associazione con patologie di maggior rilievo. Continua a leggere e ti farai una idea più precisa al riguardo.

Cause di Linfoadenopatia laterocervicale

Nella maggior parte dei casi la tumefazione ghiandolare è conseguenza di un processo infiammatorio anche di entità molto lieve sviluppatosi all'interno del distretto testa-collo (ad esempio una infiammazione dentaria o una tonsillite). In altri casi, il fenomeno si verifica dopo aver contratto malattie infettive di diverso tipo. Raramente, le ghiandole possono gonfiarsi per la presenza di un tumore del distretto testa-collo. Da questa rapida carrellata è possibile comprendere che l'insorgenza di una tumefazione latero-cervicale, anche se nella maggior parte dei casi rappresenta un evento benevolo e non pericoloso, deve sempre essere valutata con attenzione da uno specialista, soprattutto se non recede entro due settimane dall'insorgenza.

Linfoadenopatia laterocervicale provocate da malattie infettive

Tra le malattie infettive in grado di provocare una linfoadenopatia laterocervicale troviamo:

  • Infezioni batteriche: Streptococco Beta Emolitico, Micobatteri (Tubercolosi in primis), Brucellosi, Sifilide, Malattia del Graffio del gatto

  • Infezioni Virali: Epstein Bar Virus, Citomegalovirus (entrambi responsabili dell'insorgenza di una mononucleosi), HIV, Rosolia

  • Infezioni Fungine: Istoplasmocitosi

  • Infezioni da protozoi: Toxoplasmosi e malaria

Linfoadenopatia laterocervicale non infettive

Come già accennato, le linfoadenopatie più temibili sono quelle correlate alla presenza di patologie neoplastiche a carico del distretto testa-collo e rappresentano, per fortuna, soltanto la minoranza dei casi. Occorre sottolineare che l'aspetto clinico di queste adenoapatie metastatiche è, solitamente, del tutto caratteristico, facendo assumere alle ghiandole una forma rotondeggiante (contrariamente alla normale morfologia ovalare) ed una consistenza più dura rispetto alle forme infiammatorie.

Anche altre patologie sono in grado di determinare una linfoadenopatia laterocervicale. Tra queste troviamo malattie autoimmuni (ARG, Lupus, Anemia Emolitica Autoimmune), malattie da accumulo (Morbo di Neiman-Pick, Morbo di Guacher), reazioni a farmaci (Idantoina), leucemie, linfomi, istiocitosi, Sarcoidosi, morbo di Kawasaki, malattia granulomatoso cronica.

Diagnosi e inquadramento

In caso di linfoadenopatie che durino per più di due settimane, è consigliabile eseguire una visita otorinolaringoiatrica corredata da fibrolaringoscopia. In base ai risultati della visita il medico potrà proporre l'esecuzione di esami ematici specifici o di esami radiologici. Una ecografia del collo permette, nella maggior parte dei casi, di arrivare ad una diagnosi di natura della linfoadenopatia. In casi selezionati, l'esecuzione di una ago-biopsia della ghiandola laterocervicale permette di avere la diagnosi di certezza sulla benignità o malignità della lesione. In caso di malignità, l'esecuzione di una Tomografia Assiale Computerizzata (TAC) permetterà, in molti casi, di rilevare la sede primaria della patologia all'interno del distretto testa-collo.

Pagina a cura del Dr. Gianni Gitti

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