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Trauma acustico e danno da rumore: cosa sapere.

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Lavori in un ambiente rumoroso e temi di aver subito un danno uditivo? Non hai rispettato le norme di sicurezza e adesso ti sembra che a livello uditivo ci sia qualche problema? Ti sembra di sentire meno? Hai notato la comparsa di fastidiosi acufeni? Scopriamo insieme cosa si intende per trauma acustico e per danno da rumore.




Caratteristiche del trauma acustico all’audiometria tonale

Tutti i soggetti che per lavoro sono esposti a rumore eseguono dei controlli periodici della propria soglia uditiva. Questi controlli sono eseguiti mediante l’esecuzione di una audiometria tonale, ovvero una misurazione della capacità uditiva per diverse frequenze. Con l’invecchiamento, progressivamente, si ha una naturale riduzione della capacità uditiva sulle alte frequenze. In quest’ultimo caso si parla di presbiacusia. Anche i traumi acustici possono determinare un danno a carico delle alte frequenze ma – al contrario di quanto accade nelle presbiacusie – il danno risulta a carico esclusivo delle frequenze 4000-6000 Hz. Proprio a causa di questa peculiarità, osservando il referto di una audiometria tonale, risulta abbastanza semplice identificare un trauma acustico. Nella figura sottostante mostriamo il tipico audiogramma di un paziente che ha subito un trauma acustico.

Il tipico danno da trauma acustico con la discesa della soglia uditiva sulla frequenza 4000 Hz e poi la risalita per le frequenze successive.

Cause del Trauma Acustico

Un trauma acustico può essere provocato da diverse cause. La causa più frequenze è senz’altro quella di una esposizione continuativa ad alti livelli di rumore. Di solito questa esposizione si verifica in ambito lavorativo e presuppone una non corretta / mancata applicazione delle normali norme di sicurezza sul lavoro. Il trauma acustico può essere provocato da un evento rumoroso di breve entità, come ad esempio lo scoppio di una bomba, di un petardo ecc. A volte, il trauma può far seguito ad un problema di compensazione delle pressioni, come ad esempio in chi fa attività subacquea oppure in chi prende un volo aereo con il raffreddore o una infiammazione dell’orecchio. In casi rari, il trauma può svilupparsi anche per eventi apparentemente insignificanti come un bacio nell’orecchio.

Sintomi collegati ad un danno da rumore

I sintomi collegati alla presenza di un trauma acustico sono variabili da persona a persona e sono solitamente più accentuati nel caso del trauma acustico provocato da eventi di breve durata (scoppi, problemi di compensazione ecc). In quest’ultimo caso il soggetto può lamentare la comparsa di fischio (acufene) e può manifestare dolore a carico dell’orecchio interessato.

Se si tratta di un trauma acustico continuativo, sviluppatosi nel corso di molti anni, capita spesso che il paziente non lamenti alcun disturbo. In questo caso il trauma acustico viene spesso evidenziato durante un controllo magari eseguito per un altro motivo. Di per sé, infatti, un calo della soglia audiometrica sulla sola frequenza 4000 Hz, non è in grado di produrre difficoltà nell’ascoltare la voce parlata e nel conversare. Per questo il danno può restare misconosciuto per molti anni. Un paziente appassionato di musica o un musicista potrebbe al contrario notare importanti differenze nell’ascolto di alcuni brani.

Come curare un danno da rumore

Purtroppo ad oggi non esistono terapie in grado di curare il danno provocato dal rumore. Per traumi insorti improvvisamente si può tentare – con esito tutt’altro che scontato – una terapia cortisonica ad alti dosaggi. Per traumi causati da esposizione prolungata, purtroppo, non esistono terapie. Nei casi più gravi, soprattutto qualora la riduzione della soglia uditiva inizi ad interessare anche altre frequenze, si consiglia la protesizzazione acustica. Questa opzione è soprattutto indicata negli anziani.

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