Visita Neurologica: come si svolge e quando è utile.

Benvenuti alla nostra pagina dedicata alla visita neurologica. La salute del sistema nervoso è fondamentale per il benessere generale del corpo umano, e una visita neurologica può fornire importanti informazioni sulla funzione del cervello, del midollo spinale, dei nervi e dei muscoli.

Che cos'è una Visita Neurologica?

Una visita neurologica è un esame medico condotto da un neurologo, un medico specializzato nella diagnosi e nel trattamento delle condizioni che coinvolgono il sistema nervoso. Durante la visita, il medico esaminerà attentamente il paziente per valutare la funzione neurologica, identificare eventuali segni di malattia o lesioni e sviluppare un piano di trattamento appropriato, se necessario.

Neurologia Firenze

L'esame si compone di diversi momenti. Dopo avere raccolto la storia clinica (anamnesi), lo specialista effettua la visita generale e l’esame obiettivo neurologico.

Naturalmente il tipo e la completezza dell’esame obiettivo neurologico, con l’eventuale esecuzione di più o meno delle prove qui di seguito descritte, sono individuate dal neurologo di caso in caso in base alla natura del problema clinico. Per esempio, nel caso la visita sia eseguita per un problema di cefalea o di insonnia, l'esame obiettivo potrebbe essere molto più ridotto di quello descritto mentre la parte della raccolta della storia clinica potrebbe essere molto più dettagliata e prolungata. A tal proposito consigliamo di visionare la pagina relativa alla visita neurologica per cefalea e alla visita neurologica per insonnia

Quello che è stato qui descritto è un esame obiettivo neurologico completo, da cui il neurologo estrae delle informazioni e le applica specificatamente al caso in esame al momento. Per esempio non è necessario effettuare un dettagliato esame delle funzioni cerebrali superiori in un paziente vigile, se il problema da lui presentato è un disturbo sensitivi periferico (formicolii alle dita del piede).

L’esame neurologico consiste in una valutazione approfondita di alcune funzioni:

  • Funzioni nervose superiori,

  • Andatura e posizione (postura),

  • Valutazione nervi cranici,

  • Estremità: tono, trofismo, forza, riflessi, coordinazione, sensibilità.

Quando è Necessaria una Visita Neurologica?

Ci sono molte ragioni per cui una persona potrebbe aver bisogno di una visita neurologica. Alcuni dei motivi più comuni includono:

  • Mal di testa persistenti o gravi

  • Vertigini e problemi di equilibrio

  • Perdita di memoria o confusione mentale

  • Debolezza muscolare o intorpidimento

  • Convulsioni o episodi di svenimento

  • Problemi di coordinazione o difficoltà di movimento

Se si sospetta una condizione neurologica o se si manifestano sintomi insoliti o preoccupanti, è importante consultare un neurologo per una valutazione approfondita.

Cosa Aspettarsi Durante una Visita Neurologica

Durante una visita neurologica, il medico esaminerà attentamente la storia medica del paziente e condurrà un esame fisico dettagliato. Questo può includere test di coordinazione, forza muscolare, sensibilità, riflessi e altre funzioni neurologiche.

A seconda dei sintomi e dei risultati dell'esame, il medico potrebbe richiedere ulteriori test diagnostici, come una risonanza magnetica, una tomografia computerizzata, degli elettrodiagnostiche o dei test di laboratorio. Questi test possono aiutare a confermare una diagnosi e a guidare il piano di trattamento.

Aspetti clinici analizzati durante la visita neurologica

Durante l'esecuzione di una visita neurologica possono essere analizzati diversi aspetti clinici. Ecco una rapida carrellata dei principali elementi che possono essere esaminati dallo specialista:

Esame delle funzioni nervose superiori. Sono le funzioni che consentono la comunicazione, la gestualità, il riconoscimento e l’identità del proprio corpo. Il neurologo nel raccogliere la storia (anamnesi) del paziente ed osservando il suo comportamento, deve cercare di valutare le suddette funzioni. Qualora si evidenzi un deficit, dovrà consigliare l’esecuzione di test specifici (neuro-psicologici), che avranno lo scopo di approfondire le diverse capacità.

Andatura e posizione (postura) Queste funzioni richiedono l’esecuzione di movimenti alternati degli arti secondo uno schema ben preciso, e presuppongono l’integrità delle funzioni vestibolari, visive e propriocettive (riguardanti la posizione ed i movimenti del corpo nello spazio). Una qualsiasi lesione in questo sistema di controllo altera l’andatura in modo caratteristico. Per esempio l’andatura di una persona con alterazione della funzione labirintica è instabile, soprattutto quando cambia direzione di marcia o si muove su un piano irregolare o scivoloso; una persona cieca o un individuo normale che cammina al buio accorcia i suoi passi, tiene il corpo rigido ed alza le braccia davanti al corpo per evitare scontri. Esistono test utili aventi lo scopo di evidenziare maggiormente l’esistenza o meno di deficit, esempio lo stare dritto in piedi a piedi uniti ed occhi chiusi e aperti, il camminare sulle punte o sui talloni,ecc.

Valutazione nervi cranici I nervi cranici hanno nuclei di origine o di terminazione nel tronco encefalico e vanno ad innervare strutture, organi e muscoli presenti nella maggior parte dei casi a livello del cranio. La funzionalità di ciascun nervo viene valutata con particolari test.

Estremità: tono, trofismo, forza, riflessi, coordinazione sensibilità

Per valutare il tono muscolare si osserva l’atteggiamento generale del soggetto, con attenzione alla postura con il paziente sia seduto e sia in movimento, e si valuta la resistenza passiva al movimento degli arti. Si parla di “ipotonia” quando esiste una maggiore cedevolezza al movimento passivo, mentre si definisce “ipertonia” una forte resistenza, tale a volte da impedire il movimento passivo (rigidità).

Per trofismo muscolare si intende la valutazione della massa muscolare. Per “ipotrofia” si intende una riduzione più o meno intensa della massa muscolare, come nel caso di lesioni midollari, di nervi o per malattie del muscolo stesso. Con il termine “ipertrofia” si indica un aumento di volume della massa muscolare, che si realizza spesso in seguito ad attività sportive.

La valutazione della forza muscolare comprende sia un esame complessivo della forza muscolare e sia l’esame della forza di un determinato gruppo muscolare. A tale scopo vengono impiegate manovre specifiche. Esiste un deficit qualora il paziente non riesca a mantenere la posizione richiesta in queste manovre.

I riflessi sono una contrazione muscolare involontaria ottenuta tramite appropriata stimolazione di una determinata struttura sensitiva. Lo studio dei riflessi permette di verificare l’integrità o l’alterazione del segmento midollare in cui passa il circuito nervoso stimolato. Esistono due tipi di riflessi: fisiologici e patologici. I primi sono presenti nei soggetti normali (es. riflesso patellare, ottenuto percuotendo il ginocchio con il martelletto) e possono subire modificazioni (iperreflessia, iporeflessia, areflessia) per lesioni del sistema nervoso. I patologici non sono presenti nel soggetto normale ed esprimono lesioni del sistema nervoso.

Per coordinazione motoria si intende la capacità di compiere, con armonia ed adeguata misura, movimenti complessi che implicano la contrazione simultanea e sincrona di diversi gruppi muscolari. La coordinazione è regolata da tre sistemi: il cervelletto, il sistema sensitivo e l’apparato vestibolare/visivo. Una lesione in uno di questi può essere causa di “atassia”, cioè mancata coordinazione. L’esame del soggetto può fornire utili informazioni al neurologo: in particolare come questi cammina, come si siede, come prende un oggetto, ecc. Esistono dei test specifici impiegati per approfondire tale valutazione.

Per quanto riguarda la sensibilità, le strutture nervose che trasportano gli stimoli sensitivi sono rappresentate dai recettori periferici e dalle vie nervose che trasmettono gli impulsi. Esistono diversi tipi di sensibilità: le sensibilità superficiali (tattile, dolorifica e termica) e le sensibilità profonde (vibratoria, senso di posizione e di movimento). L’analisi della sensibilità rappresenta la parte più difficile dell’esame neurologico, in quanto le tecniche usate per la valutazione non sono molto efficienti ed inoltre è richiesta un’attiva collaborazione da parte del paziente.

Trattamento e Follow-Up

Una volta completata la valutazione, il neurologo lavorerà con il paziente per sviluppare un piano di trattamento personalizzato. Questo potrebbe includere terapie mediche, interventi chirurgici, terapie di riabilitazione o altre opzioni di gestione delle condizioni.In molti casi, sarà necessario un follow-up regolare con il neurologo per monitorare la risposta al trattamento e apportare eventuali aggiustamenti al piano di cura.

Conclusione

Una visita neurologica è un importante passo verso il mantenimento della salute del sistema nervoso e il trattamento delle condizioni neurologiche. Se si manifestano sintomi di preoccupazione o se si ha una storia familiare di malattie neurologiche, non esitate a consultare un neurologo per una valutazione completa. La diagnosi precoce e il trattamento tempestivo possono fare la differenza nella gestione delle condizioni neurologiche e nel miglioramento della qualità della vita.

Attenzione

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